Ormoni bioidentici nella donna: fakes e verità

Ogni cellula del corpo della donna possiede recettori per gli ormoni sessuali: questi, interagendo con essi come una chiave con la serratura, svolgono un’azione agonista o antagonista nei confronti dei processi cellulari. I recettori alfa, in particolare, sovraintendono alle attività proliferative; quelli beta, invece, alle attività di riparazione. Ogni ormone può interagire con più recettori, garantendo la manutenzione dei tessuti e rallentando i processi di invecchiamento.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come gli ormoni sessuali, da un lato, promuovano l’azione degli “operai” biologici che rinnovano costantemente le cellule dell’organismo (osteoblasti, mioblasti, fibroblasti, condroblasti) e, dall’altro, ottimizzino il funzionamento del sistema immunitario, contrastando l’infiammazione e il rischio di patologie autoimmuni;
- che cosa si intende per ormone bioidentico;
- i due canali attraverso i quali gli ormoni bioidentici vengono realizzati: industria farmaceutica, farmacisti abilitati alle preparazioni galeniche;
- perché gli ormoni bioidentici di provenienza industriale sono prodotti secondo protocolli di efficacia, qualità e sicurezza non replicabili per i preparati galenici;
- che cos’è, in particolare, la “post marketing surveillance”;
- perché un ormone bioidentico non è automaticamente innocuo, ma deve essere somministrato secondo rigorose indicazioni cliniche, e tenendo conto di controindicazioni e rischi;
- il processo che deve portare alla prescrizione: storia clinica personale e familiare, esame obiettivo, esami di laboratorio, diagnosi, consenso informato, monitoraggio periodico dell’efficacia e della sicurezza;
- perché, nonostante i documentati benefici della terapia ormonale sostitutiva, una percentuale molto bassa di donne italiane ne fa uso;
- le due leggi universali dell’endocrinologia;
- come migliorare la fiducia delle donne nella TOS;
- le linee guida italiane e internazionali sulla durata ottimale della terapia.

Video sviluppato in collaborazione con la Fondazione Alessandra Graziottin Onlus
Per gentile concessione di Italpress Agenzia di stampa