In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- l’origine tahitiana dei tattoo, il significato del nome e le alterne fortune che ne hanno segnato la storia, fino al boom negli anni Settanta;
- quante persone si stima che siano tatuate in Italia;
- le tre principali motivazioni che spingono a tatuarsi: abbellimento artistico del corpo, correzioni estetiche, esigenze mediche e post chirurgiche;
- le possibili complicanze: infiammatorie (edemi, reazioni allergiche, patologie dermatologiche), infettive (da batteri, virus, miceti, parassiti), estetico-cosmetiche (cicatrici e cheloidi, migrazione dei pigmenti, esiti deludenti rispetto alle attese), oncologiche (maggior rischio di melanomi e di linfomi), oltre a dolore e prurito cronici, e reazioni da esposizione al sole o dopo risonanza magnetica;
- perché un tatuaggio può accrescere il rischio di tumori maligni, e perché il melanoma è particolarmente insidioso;
- i motivi per cui quasi tutti gli adolescenti vogliono almeno un tattoo, finendo per fare una scelta conformista e tutt’altro che indipendente;
- il processo attraverso cui un tatuaggio può essere eliminato, e i rischi che esso comporta;
- perché, in ogni caso, è opportuno preferire tatuaggi piccoli e poco numerosi.
Video sviluppato in collaborazione con la Fondazione Alessandra Graziottin Onlus
Per gentile concessione di Italpress Agenzia di stampa
- La serie completa
- Tatuaggi, il lato oscuro di una moda diffusa
- Tatuaggi: come farli in sicurezza e goderseli per tutta la vita
Parole chiave:
Adolescenti e giovani
Infezioni
Infiammazione
Piercing e tatuaggi
Tumori e linfomi