Sintesi dell'intervista e punti chiave
I test di gravidanza che si acquistano in farmacia sono affidabili? Qual è il loro principio di funzionamento? Che cosa bisogna fare se l’esito è dubbio? I prodotti attualmente in commercio sono tendenzialmente molto sicuri, perché misurano la presenza di una proteina, la gonadotropina corionica (beta-HCG, da Human Chorionic Gonadotropin), che è specifica ed esclusiva dello stato di gravidanza. La loro affidabilità, tuttavia, dipende anche dalla regolarità del ciclo ovulatorio della donna, e quindi dal momento in cui il test viene effettuato. Se il ciclo è regolare, la fecondazione avviene intorno al 14° giorno; dopo una settimana circa inizia l’annidamento in utero dell’uovo fecondato, evento che fa partire la produzione della beta-HCG. Il test, quindi, può essere utilizzato sin dal primo giorno di ritardo della mestruazione, ossia a 7 giorni circa dall’annidamento e a 14 dal presunto concepimento. In quel momento, la sua affidabilità è del 90 per cento. Questo valore sale al 97 per cento una settimana dopo la mancata mestruazione: se infatti il ciclo è irregolare, l’ovulazione può tardare anche di 6-7 giorni, spostando in avanti il processo di annidamento e la conseguente produzione della gonadotropina. Una gravidanza di questo tipo sfugge al test effettuato il primo giorno di ritardo, ma viene ben individuata una settimana dopo, e ciò spiega perché l’affidabilità del test cresce nel tempo.
In questa intervista analizziamo:
- le fasi che dal concepimento, ossia dall’incontro dello spermatozoo con l’uovo maturo, portano all’annidamento in utero della “morula”, l’aggregato di cellule che darà poi origine all’embrione vero e proprio;
- la funzione della gonadotropina corionica nella produzione del progesterone, l’ormone principe della gravidanza, e delle proteine destinate a rafforzare la parete muscolare dell’utero;
- il ruolo fondamentale del progesterone per il buon esito della gravidanza;
- dove si trova la beta-HCG: nel sangue, dove può essere rilevata anche a dosi bassissime, e nelle urine. Proprio la presenza nelle urine ha consentito di realizzare i test che oggi si effettuano in casa;
- come si svolge il test sulle urine;
- che cosa fare se l’esito è dubbio e il ritardo mestruale si protrae: è bene parlarne con il medico curante o il ginecologo. La soluzione consigliata, in questi casi, è di ripetere il test attraverso un prelievo del sangue. Questo tipo di dosaggio, detto “plasmatico”, è infatti molto più affidabile perché in grado di rilevare dosi anche infinitesime di gonadotropina.
In questa intervista analizziamo:
- le fasi che dal concepimento, ossia dall’incontro dello spermatozoo con l’uovo maturo, portano all’annidamento in utero della “morula”, l’aggregato di cellule che darà poi origine all’embrione vero e proprio;
- la funzione della gonadotropina corionica nella produzione del progesterone, l’ormone principe della gravidanza, e delle proteine destinate a rafforzare la parete muscolare dell’utero;
- il ruolo fondamentale del progesterone per il buon esito della gravidanza;
- dove si trova la beta-HCG: nel sangue, dove può essere rilevata anche a dosi bassissime, e nelle urine. Proprio la presenza nelle urine ha consentito di realizzare i test che oggi si effettuano in casa;
- come si svolge il test sulle urine;
- che cosa fare se l’esito è dubbio e il ritardo mestruale si protrae: è bene parlarne con il medico curante o il ginecologo. La soluzione consigliata, in questi casi, è di ripetere il test attraverso un prelievo del sangue. Questo tipo di dosaggio, detto “plasmatico”, è infatti molto più affidabile perché in grado di rilevare dosi anche infinitesime di gonadotropina.
Parole chiave:
Concepimento
Test di gravidanza