- Indice:
- Premessa
- La strategia terapeutica
- L'intervento farmacologico: fluoxetina e paroxetina
- L'intervento farmacologico: gli anestetici locali
- L'intervento farmacologico: i farmaci vasoattivi e la farmacoiniezione
- La terapia sessuologico-riabilitativa
- La terapia psicodinamica
- Che cosa non deve fare lei?
- Che cosa può fare la partner per aiutare il suo compagno?
- Conclusioni
- Approfondimenti specialistici
Premessa
La strategia terapeutica
Nella mia esperienza clinica, le prime cinque sedute sono dedicate, oltre alla diagnosi, alla personalizzazione della terapia farmacologica e riabilitativa a frequenza settimanale o bisettimanale, mentre le altre cinque hanno cadenza mensile e servono a tenere sotto controllo il miglioramento del paziente, ridurre progressivamente i farmaci e affrontare gli aspetti psicodinamici e relazionali che emergono nel corso del trattamento stesso.
Come già anticipato, si tratta di una terapia integrata volta a valorizzare in modo sinergico i contributi emersi dalla ricerca farmacologica, sessuologica e psicodinamica.
L'intervento farmacologico: fluoxetina e paroxetina
Il vantaggio del ricorso a questo tipo di trattamento è che la veloce remissione del sintomo consente di ridurre rapidamente l'ansia di prestazione, aumentare l'autostima, normalizzare i rapporti sessuali e mettere immediatamente in luce le dinamiche psicologiche e relazionali che possono concorrere al mantenimento del sintomo. Si rivela quindi preziosa in termini sia pragmatici sia psicodinamici, per l'uomo e per la coppia, perché diventa una specie di cartina al tornasole di quanto di inconscio si agiti al di sotto del sintomo.
L'intervento farmacologico: gli anestetici locali
L'intervento farmacologico: i farmaci vasoattivi e la farmacoiniezione
1) pazienti con grave ejaculazione precoce primaria assoluta, e/o che non abbiano risposto in modo soddisfacente al trattamento di prima scelta (paroxetina o fluoxetina, e terapia sessuologica). Questa indicazione resta tuttavia controversa: non aumenta infatti il tempo di latenza ejaculatoria intravaginale (IELT, Intravaginal Ejaculatory Latency Time) , ma può migliorare la fiducia, l’autostima, la percezione di un miglior controllo ejaculatorio e, aspetto importante, ridurre il periodo refrattario prima di una seconda erezione (6);
2) pazienti in cui il disturbo ejaculatorio sia in realtà il sintomo di un iniziale deficit erettivo (si veda la scheda sulle cause fisiche del deficit erettivo): indicazione sulla quale esiste anche una buona evidenza scientifica (7).
La farmacoiniezione consente un’erezione duratura, indipendente dall’ejaculazione e dall’orgasmo, mediante iniezione di sostanze vasoattive direttamente nel pene, prima del rapporto. Va riservata ai pazienti che non hanno risposto alle terapie precedenti, e/o che presentano sia problemi erettivi, sia disfunzioni ejaculatorie e orgasmiche (come succede per esempio in alcuni casi di diabete di lunga durata).
La terapia sessuologico-riabilitativa
a) il controllo dell'ansia e l’ascolto delle sensazioni corporee, attraverso il training autogeno respiratorio;
b) la capacità di modulazione del riflesso ejaculatorio, mediante masturbazione associata a tecniche respiratorie antitensione;
c) la capacità di ascolto delle sensazioni fisiche genitali, con automassaggio e training dei muscoli elevatore dell’ano e bulbocavernoso (mutuato dal tantra yoga). Questo approccio è particolarmente utile nei pazienti ipoedonici, che presentano poche e deboli contrazioni muscolari associate all'orgasmo. Il training muscolare avviene con gli esercizi di Kegel. Prima di tutto si impara a riconoscere le fibre muscolari pubococcigee, quelle usate per bloccare improvvisamente l’urina. Una volta identificati con sicurezza i fasci muscolari, si eseguono cicli di contrazione lenta (5 secondi di contrazione, 5 di rilascio), seguiti da cicli veloci di contrazione e rilassamento. I due cicli di ginnastica pelvica vanno ripetuti per 5 minuti, 5-6 volte ogni giorno, e i primi risultati si vedono entro 4-6 settimane (6);
d) il riflesso orgasmico, con esercizi finalizzati a mobilizzare il bacino e sciogliere le rigidità dei muscoli paravertebrali. L'ejaculatore precoce tende infatti ad assumere una caratteristica rigidità del bacino, nel tentativo illusorio di migliorare il controllo. Il riacquisire la normale mobilità, oltre a migliorare la qualità e l'intensità della spinta (cosa fondamentale anche per la partner), lo aiuta a passare alla fisiologica e sensuale contrazione alterna di agonisti e antagonisti, tipica della naturale oscillazione del bacino durante la spinta coitale.
Sempre in ambito sessuologico, è importante approfondire il livello di “alfabetizzazione erotica” del paziente e della coppia. Spesso l'inesperienza, associata alla nevrotica ossessione del durare, riduce il rapporto a un misero tentativo di "fare presto" tentando subito la penetrazione, con crescente esasperazione anche della partner. Il recupero della sensualità, attraverso il massaggio erotico, il gioco e la riscoperta di altre zone erogene, può aiutare a migliorare non solo la durata, ma l'intera esperienza sensuale della coppia. Quando questo aspetto viene vissuto bene da entrambi, la terapia diventa l'interprete di una crisi evolutiva in cui la coppia riesce, con estrema soddisfazione, non solo a cancellare un sintomo fastidioso ma anche, e forse soprattutto, a regalarsi un'intimità sessuale nuova e molto più appagante.
La terapia psicodinamica
Che cosa non deve fare lei?
Che cosa può fare la partner per aiutare il suo compagno?
Conclusioni
Approfondimenti specialistici
Fluoxetine in the treatment of praecox ejaculation
Abstract presented at the American Association of Urology (AUA) Congress, Las Vegas, April 1995
2) Waldinger M.D.
Lifelong premature ejaculation: from authority-based to evidence-based medicine.
BJU Int. 2005 Jan; 95 (1): 191
3) Riley A. Segraves R.T.
Treatment of premature ejaculation.
Int J Clin Pract. 2006 Jun; 60 (6): 694-7
4) Montague D.K. et Al.
AUA guideline on the pharmacologic management of premature ejaculation.
J Urol. 2004 Jul; 172 (1): 290-4
5) Crépault C.
Dal seme di Eva
Franco Angeli Editore, Milano, 1989
6) Mac Mahon C. et Al.
Efficacy of sildenafil citrate (Viagra) in men with premature ejaculation.
J Sex Med 2005 May; 2 (3): 368-75
7) Mac Mahon C. et Al.
Efficacy of type-5 phosphodiesterase inhibitors in the drug treatment of premature ejaculation: a systematic review.
BJU Int. 2006 Aug; 98 (2): 259-72
- La serie completa
- Ejaculazione precoce: la diagnosi
- Ejaculazione precoce: la terapia
Parole chiave:
Eiaculazione precoce
Rapporto di coppia