Fabrizio T. (Venezia)
La cosa più importante è che il dialogo fra voi non venga meno, perché affrontare insieme la paura è il modo migliore per superarla. Se poi questo non dovesse bastare, vi consiglio di rivolgervi a una psicoterapeuta esperta ed empatica che possa aiutare Valentina a dar voce alle sue inquietudini e alla sua estraneità nei confronti del bambino, in modo da preparare dentro di sé quel “grembo psichico” che è altrettanto importante del grembo biologico. E’ poi opportuno che la psicoterapia continui anche dopo il parto, in parallelo ai controlli medici, per rendere sereni i delicati mesi del puerperio ed evitare l’insorgenza di una depressione post partum. L’assunzione di un eventuale antidepressivo, in aggiunta alla psicoterapia, deve come sempre avvenire sotto stretto controllo medico, a maggior ragione nei mesi di gravidanza.
Che cos'è il grembo psichico?
Questa fase di desideri e di sogni condivisi viene a mancare quando il figlio sia concepito per un errore contraccettivo, come nel vostro caso: la futura mamma può allora provare incertezze e paure più intense di quelle che normalmente accompagnano anche la gravidanza più desiderata. In questo casi, il grembo psichico deve essere formato, per così dire, con una “procedura d’urgenza”, gestita dal medico di fiducia e dalla psicoterapeuta, per consentire alla mamma di vivere con serenità i mesi dell’attesa.
Però come è possibile che lei veda così tutto nero?
Cosa si deve fare, in generale, perché un bambino nasca desiderato e bene accolto?
Poi, quando finalmente si cerca il piccolino, è opportuno:
- prima del concepimento, effettuare gli esami preconcezionali per lei e per lui, in modo da escludere o curare eventuali malattie infettive o dismetaboliche rischiose per il bambino;
- assumere 400 microgrammi al giorno di acido folico a partire da due o tre mesi prima della sperata gravidanza: questa vitamina riduce dell’83 per cento il rischio di difetti del tubo neurale, ossia di malformazioni a carico della colonna e della testa del piccolo;
- frequentare un corso di preparazione al parto;
- chiedere un aiuto psicologico specifico, per lei e/o per lui, se le paure sono più forti delle normali inquietudini che ogni donna e ogni coppia possono provare.
E dopo il parto?
In che modo?
Professoressa, secondo lei ce la facciamo?
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