Sonia T. (Modena)
Le ragioni del corpo
Cosa sono le tube?
Perché le tube sono importanti per la fertilità?
Compiuto il primo atto del concepimento, la tuba ha un altro compito: trasportare l’uovo fecondato fino all’interno dell’utero. Un viaggio che richiede circa tre giorni. La tuba utilizza due modalità, entrambe indispensabili. La prima, è costituita dai movimenti della muscolatura liscia che costituisce la parete della tuba stessa. Contraendosi sinuosamente, favorisce la propulsione dell’uovo fecondato. La parte più delicata del trasporto, tuttavia, è affidata all’epitelio ciliato che riveste la tuba. Ciascuna cellula ciliata può essere immaginata come una minuscola mano, di cui il palmo è il corpo cellulare mentre le dita sono le ciglia. Muovendosi ritmicamente nella stessa direzione (sono infatti azionate da filamenti che partono dal corpo cellulare), le ciglia costituiscono una sorta di affettuoso “tapis roulant” che gentilmente trasporta l’uovo fecondato, che intanto ha cominciato a moltiplicarsi, assumendo la forma di una piccola mora (“morula”, in latino). La nuova vita comincia così il suo cammino di tre giorni verso l’utero. Arrivata lì, resta sospesa per altri tre giorni nel liquido nutritivo prodotto dalle cellule dell’endometrio, il tessuto che riveste l’utero all’interno. Sotto l’effetto degli ormoni estrogeni e progesterone, l’endometrio diventa un soffice e accogliente terreno pronto ad accogliere la vita che verrà. L’annidamento comincia in genere dopo 7 giorni dal concepimento.
Perché l'infezione alle tube può causare sterilità?
Approfondimento
- La Clamidia Trachomatis è un batterio che colpisce l’apparato sessuale femminile e maschile
- Le donne sono molto più vulnerabili: il rapporto tra uomini e donne colpiti è di 1:5.6. Dunque è quasi sei volte più frequente nelle donne rispetto agli uomini
- E’ responsabile di una delle infezioni sessualmente trasmesse più frequenti. Negli ultimi dieci anni è aumentata da 6 a 10 volte nei Paesi del mondo ad alto reddito, per la crescente promiscuità sessuale
- Dà sintomi precoci evidenti in circa il 25% circa dei casi; in tutti gli altri casi agisce silenziosamente o quasi
- I sintomi più tipici sono le secrezioni vaginali abbondanti e i dolori addominali; più rari sono il sanguinamento dopo il rapporto o i bruciori urinari
- Per la diagnosi, siccome la clamidia richiede un terreno di coltura particolare, occorre fare un tampone endocervicale specifico e/o la ricerca, nel sangue, degli anticorpi anticlamidia
L’infezione da Clamidia: così dannosa
Questo germe causa una risposta immunitaria distruttiva nei confronti dei tessuti genitali infettati. Lede infatti:
- le tube, dove provoca un’infiammazione di varia gravità (salpingite);
- l’endometrio, lo strato interno che riveste l’utero, dove può causare un’infiammazione che riduce ulteriormente la fertilità (endometrite);
- causa infertilità da danno tubarico (infertilità tubarica) nel 20% circa dei casi che hanno sviluppato la malattia pelvica.
Quando la infezione è intensa, può estendersi dalle tube al piccolo bacino, causando la cosiddetta “malattia infiammatoria pelvica”, nota tra i medici come PID, acronimo dell’inglese Pelvic Inflammatory Disease. Quest’infiammazione estesa colpisce circa il 40% delle donne con infezione tubarica da Clamidia.
La PID è responsabile di dolori addominali cronici e di dolore alla penetrazione profonda (dispareunia profonda).
La diagnosi precoce, con un’adeguata terapia antibiotica, consente di debellare il germe e prevenire le complicanze, in modo tanto più efficace quanto più è tempestiva.
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Approfondimento
Nell’uomo l’infezione da Clamidia trachomatis può provocare:
- uretriti, ossia infezioni e infiammazioni del canale da cui escono l’urina e lo sperma, nel momento dell’ejaculazione;
- epididimiti e orchiti: infezioni a carico dei testicoli, dove vengono prodotti gli spermatozoi, le cellule riproduttive maschili;
- prostatiti croniche, causa di dolore pelvico cronico anche nell’uomo.
Curiosità
I danni non si limitano all’apparato genitale: in entrambi i sessi la Clamidia, viaggiando nel sangue, può raggiungere organi molto distanti dai genitali. Per questo può provocare congiuntiviti difficili da debellare, e perfino artriti!
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