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Malattie sessualmente trasmesse - Parte 4: l'importanza dell'autoprotezione

Malattie sessualmente trasmesse - Parte 4: l'importanza dell'autoprotezione

05/07/2012

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di: Dott.ssa Nicoletta Orthmann (O.N.Da)

Sintesi dell'intervista e punti chiave

Oggi, soprattutto fra i giovani, c’è un’enorme sottovalutazione del rischio connesso all’abuso di alcol, ai rapporti non protetti e alle malattie sessualmente trasmesse, e del potenziale prezzo di infelicità a cui ci si espone, a volte per tutta la vita. A fronte di questa minaccia, ci sono alcune cose da dire con grande chiarezza, per aiutare i nostri figli a vivere una sessualità consapevole e prudente.
Qual è la conseguenza più temibile dello stordimento da alcol? Quanti rapporti non protetti occorre avere per contrarre una malattia a trasmissione sessuale? Che fare quando manca il profilattico?
Nella quarta parte dell’intervista rilasciata per O.N.Da, Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, la professoressa Graziottin illustra:
- come l’alcol, riducendo la capacità di cogliere le situazioni di pericolo, esponga al rischio di rapporti non desiderati, sino al vero e proprio abuso;
- perché solo il 7% delle donne denuncia lo stupro;
- come le donne siano molto più sensibili degli uomini agli effetti dell’alcol;
- quali conseguenza comporta tale maggiore sensibilità, a parità di dosi bevute;
- come per contrarre malattie anche molto gravi sia sufficiente un solo rapporto con un solo partner;
- il rischio che diverse patologie possano attaccare contemporaneamente l’organismo;
- come deve comportarsi una ragazza consapevole del valore della propria salute quando lui non ha con sé il profilattico.

Per gentile concessione di O.N.Da - Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna

Parole chiave:
Abuso, molestie, stalking, violenza sessuale e domestica Alcol Malattie sessualmente trasmesse

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