Menopausa – Parte 2: i disturbi a carico dell'intestino

Anche l’intestino risente della menopausa: la parete intestinale, infatti, è ricca di recettori per gli estrogeni, e la caduta dei livelli ormonali che accompagna la fine dell’età fertile ne modifica il funzionamento, con varie conseguenze sulla funzionalità digestiva. In positivo, con una terapia ormonale su misura, anche questo delicato e prezioso organo può ritrovare un pieno benessere. Più in generale, la lezione che si può trarre è triplice: primo, gli ormoni sono fondamentali per tutto l’organismo femminile; secondo, con la menopausa cambiano tantissime cose, piccole e grandi; terzo, in questo contesto possono emergere segnali d’allarme che non vanno sottovalutati.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- che cosa sono i recettori ormonali e quali azioni, agoniste o antagoniste, possono innescare gli estrogeni quando interagiscono con essi, come una chiave nella serratura;
- che cos’è il microbiota intestinale;
- come la carenza ormonale conseguente alla menopausa modifichi la qualità delle secrezioni digestive, la composizione del microbiota e la funzionalità enzimatica, determinando difficoltà digestive, rallentamento della peristalsi (con conseguente stipsi), una maggiore fermentazione degli alimenti (con gonfiore addominale), e accumulo di grasso sull’addome e nel punto vita;
- perché questo tipo di grasso è particolarmente pericoloso;
- lo specifico ruolo della serotonina in questi processi;
- come una terapia ormonale sostitutiva iniziata tempestivamente consenta di mantenere inalterate le secrezioni ghiandolari, il microbiota e la peristalsi, garantendo così una digestione efficace, un equilibrato assorbimento alimentare e un ottimo livello di benessere.

Per gentile concessione di Medicina e Informazione WebTv