Pavimento pelvico: perché a volte provoca dolore sessuale

Non riuscire ad avere rapporti intimi a causa di una eccessiva “strettezza”. Oppure avvertire bruciore e dolore all’inizio della penetrazione. E ancora, soffrire di cistiti ricorrenti 24-72 ore dopo l’intimità. Sono sensazioni comuni nelle donne che hanno i muscoli del pavimento pelvico talmente contratti da ostacolare la fisiologica pervietà, ossia la normale apertura, della vagina, ma anche dell’uretra e del retto.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:

• che cos’è il pavimento pelvico e da quali strutture è attraversato;
• perché i muscoli del pavimento pelvico hanno una struttura che può essere definita “a fionda”;
• che cosa accade all’uretra, alla vagina e al retto se i muscoli si contraggono e la fionda “si arma”, comprimendo tutto il distretto verso il pube: uretriti e cistiti; dolore sessuale, abrasioni con infezioni ricorrenti, candidiasi, dolore vulvare; stipsi ostruttiva ed emorroidi;
• perché per queste tipologie di quadri clinici non è possibile effettuare teleconsulti;
• la cascata di eventi che derivano dal dolore intimo: blocco della lubrificazione, assenza di orgasmo, caduta del desiderio, evitamento sessuale;
• che cos’è la memoria avversiva, e perché spiega la lentezza con cui, dopo le cure, la donna riprende confidenza con la propria sessualità;
• le conseguenze che l’ipertono dei muscoli pelvici può avere sul parto vaginale: allungamento del periodo espulsivo, con gravi rischi anche per il nascituro; lacerazioni estese; eventuale necessità di ricorrere all’episiotomia;
• perché il dolore sessuale, come ogni altra forma di dolore, non è mai normale e va indagato con attenzione;
• perché gli esercizi di rafforzamento dei muscoli adduttori delle cosce possono favorire la comparsa del dolore, e vanno quindi accompagnati da un parallelo allenamento dei muscoli estensori;
• che cosa fare prima del concepimento, e durante la gestazione, per prevenire problematiche muscolari potenzialmente pericolose per il parto;
• che cosa significa “nascere con la camicia”, e perché è il modo più dolce e meno traumatico per venire al mondo.

Video sviluppato in collaborazione con la Fondazione Alessandra Graziottin Onlus
Per gentile concessione di Italpress Agenzia di stampa