Sintesi dell'intervista e punti chiave
Perché il piercing piace così tanto alle nuove generazioni? Quando rappresenta una moda innocua, e quando invece è bene preoccuparsi? Quali rischi può comportare per la salute? Come si possono evitare complicanze ed effetti collaterali?
In questa intervista illustriamo:
- le ragioni estetiche ed emotive – e le dinamiche di appartenenza, iniziazione e differenziazione rispetto agli adulti – che possono spingere al piercing, soprattutto in sedi “proibite” e altamente simboliche come il capezzolo e i genitali;
- come a volte il piercing possa rappresentare un marchio di sopravvivenza dopo un grave abuso, un rimando a qualcosa che ha invisibilmente segnato l’anima e l’inconscio;
- come le credenze che il piercing genitale aumenti il piacere sessuale siano prive di fondamento;
- i rischi per la salute di un piercing praticato con materiale non rigorosamente sterilizzato: infezioni, infiammazioni, lesioni neurologiche, danni tissutali, e gravi malattie come l’AIDS, l’epatite B e C, il papillomavirus e il tetano;
- i pericoli specifici del piercing al capezzolo, soprattutto con riferimento alla possibile infezione e occlusione dei dotti galattofori;
- quando il piercing è un innocuo segno di trasgressione legato all’età, e quando può invece indicare un disturbo profondo nel rapporto con il proprio corpo, o la presenza di tensioni psichiche che il giovane non riesce ad affrontare sul terreno emotivo;
- l’importanza di rivolgersi a piercer professionali, che facciano uso di materiale sterile, evitando i centri improvvisati e il “fai da te” tra amici e adolescenti.
Parole chiave:
Adolescenti e giovani
Piercing e tatuaggi