Sintesi dell'intervista e punti chiave
In questa intervista analizziamo:
- le motivazioni che muovono al piercing: per i più giovani significa abbellire il proprio corpo, distinguersi dagli altri, ma anche segnare un primo distacco dalla famiglia; per le coppie può essere un segno di appartenenza reciproca; spesso, purtroppo, è anche il simbolo di un abuso subìto, quasi una metafora metallica del trauma che ha segnato l’anima per sempre;
- il presunto legame fra piercing sui genitali e piacere sessuale: va detto con chiarezza che si tratta di una leggenda metropolitana, e che nessun effetto diretto è mai stato dimostrato;
- i pericoli per la salute nel caso in cui il piercing non sia praticato in condizioni igieniche perfette: infezioni anche molto gravi (epatite B e C, AIDS, tetano), danni anatomici permanenti, dolore, danni funzionali. Il piercing sulla lingua, per esempio, se viene fatto in modo inappropriato, può provocare piaghe da decubito, sanguinamento, perdita della sensibilità e del gusto, difficoltà di masticazione e fonazione, danni ai denti e alle gengive;
- il sottile confine fra moda e ossessione: uno o due anellini vanno bene, ma se sono troppi diventano il sintomo di un autoaggressività che va compresa nel suo significato profondo;
- l’età giusta per farlo: se la motivazione è sana, giocosa, qualsiasi momento va bene. Ma va ricordato che, per i minorenni, occorre il consenso dei genitori;
- la regola tassativa da seguire per evitare guai: rivolgersi sempre a piercer esperti, possibilmente certificati dalle associazioni di categoria, che operino in un ambiente pulito e facciano uso di guanti sterilizzati, e aghi sterilizzati e monouso.
- La serie completa
- Piercing: istruzioni per l'uso - Prima parte
- Piercing: istruzioni per l'uso - Seconda parte
Parole chiave:
Adolescenti e giovani
Piercing e tatuaggi