Paolo (Teramo)
Iniziamo con il sottolineare un fatto curioso: l’eiaculazione precoce è diventata un problema meritevole di trattamento clinico solo negli ultimi decenni, ossia da quando la durata del rapporto e il piacere di entrambi i partner sono diventati crescentemente importanti rispetto al solo obiettivo riproduttivo. Prima, la velocità dell’uomo era meno significativa, e certamente non veniva mai considerata dal punto di vista del piacere della donna!
Che cos'è esattamente l'eiaculazione precoce?
Secondo la conferenza di consenso internazionale che si è tenuta nel maggio 2008, invece, si è in presenza di una vera precocità quando l’eiaculazione compare sempre, o quasi sempre, entro un minuto dalla penetrazione vaginale. Anche in questo caso si sottolinea come il disturbo causi stress, preoccupazione, frustrazione e un progressivo evitamento dell’intimità sessuale da parte di entrambi i partner. La durata della penetrazione è definita “tempo di latenza eiaculatoria intravaginale”: in termini semplici, quanto l’uomo riesce a durare dal momento dell’inizio della penetrazione in vagina al momento dell’ejaculazione. Dunque questa seconda definizione, a differenza della prima, si concentra esclusivamente su ciò che avviene dopo la penetrazione: ed è la più significativa a livello clinico, perché tutte le terapie più recenti mirano proprio ad aumentare il tempo di latenza.
Da che cosa è provocata?
a) fattori genitali, come la sensibilità del glande e l’intensità dello stimolo erotico e sensoriale;
b) fattori corticali, come il livello di eccitazione mentale, la qualità della relazione di coppia, la “carica” eccitante del contesto, ma anche l’ansia che accompagna il rapporto sessuale.
Esistono poi diversi fattori biologici, psicosessuali e relazionali che possono ulteriormente abbreviare il tempo di latenza eiaculatoria, “precipitando” l’orgasmo.
Quali sono?
Oltre all’ansia, i fattori psicosessuali che rendono difficile il controllo per una ragionevole tenuta sono l’inesperienza, i sensi di colpa, la vergogna (per esempio quando le prime esperienze sessuali avvengono con prostitute), o la paura di essere scoperti, soprattutto nei giovanissimi.
Sono invece di natura relazionale i conflitti, le tensioni, le frustrazioni di coppia; oppure, sul piano clinico, gli eventuali problemi sessuali della partner, come la dispareunia o il vaginismo.
Come si diagnostica l'eiaculazione precoce?
La terapia dipende poi moltissimo dalla tipologia della precocità eiaculatoria, e cioè:
a) se sia primaria, ossia presente fin dai primi rapporti sessuali, o acquisita, come sembra essere per lei. E’ soprattutto in questo secondo caso che vanno esplorati con particolare attenzione i possibili fattori precipitanti di tipo infiammatorio, doloroso, erettivo, relazionale e contestuale di cui parlavamo poco fa;
b) se sia generalizzata o situazionale, ossia limitata a una partner o a contesti particolari;
c) se sia ad eziologia organica, psicogena o mista.
Come si cura?
Terapia farmacologica
Fra gli SSRI, il principio attivo più recente si chiama dapoxetina: è disponibile su ricetta medica, in compresse, a dosi da 30 e 60 mg, da assumere con un bicchiere d’acqua una-tre ore prima del rapporto. Con questo farmaco il tempo aumenta di circa tre volte: dà quindi buoni risultati se il tempo basale è intorno a uno-due minuti, perché triplicandolo si arriva a una buona durata, di piena normalità (tenga presente che il tempo medio nella popolazione generale è di 5 minuti e 40 secondi); se invece la durata basale è di pochissimi secondi, anche triplicandola si resta comunque a un livello insoddisfacente, per cui può essere necessario integrare la terapia farmacologica con quella sessuologica.
Si possono inoltre utilizzare degli anestetici locali in pomata, da applicare sul glande in caso di ipersensibilità, e gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (come il sildenafil), quando la precocità sia correlata a un deficit erettivo.
Terapia sessuologica comportamentale
- migliora la capacità di ascoltare il crescendo delle sensazioni erotiche e mantenere il controllo sul riflesso eiaculatorio, con esercizi di focalizzazione sensoriale;
- aumenta la capacità di modulare l’eccitazione attraverso il respiro, mediante training di rilassamento o tecniche yoga;
- attenua il picco d’ansia al momento della penetrazione;
- migliora la qualità dell’intimità con la partner.