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Contraccezione ormonale: gli antibiotici possono ridurre l’efficacia della pillola

Contraccezione ormonale: gli antibiotici possono ridurre l’efficacia della pillola

02/06/2022

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

Molte donne, dopo una cura importante a base di antibiotici, lamentano la comparsa di piccole perdite di sangue fra le mestruazioni: il cosiddetto spotting. A volte le perdite sono così fastidiose che la donna interrompe l’assunzione della pillola, nella convinzione che sia il contraccettivo il diretto responsabile del disturbo. Il problema origina invece dalla terapia antibiotica e dai danni che essa provoca all’intestino.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come gli antibiotici vadano adoperati con estrema prudenza e saggezza clinica, solo per infezioni di natura batterica e solo dopo avere sperimentato, senza successo, altri tipi di terapia;
- i danni che gli antibiotici infliggono al microbiota intestinale e in particolare all’estroboloma, la parte di esso che metabolizza gli estrogeni assunti per via orale;
- come la disbiosi intestinale e l’alterato funzionamento dell’estroboloma riducano l’assorbimento degli ormoni contenuti nella pillola, determinando non solo lo spotting irregolare, ma anche una potenziale diminuzione dell’efficacia contraccettiva della pillola stessa;
- quali accorgimenti adottare, in questi casi, per scongiurare il rischio di un concepimento indesiderato.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone

Parole chiave:
Antibiotici Contraccezione ormonale Efficacia contraccettiva Estroboloma / Androboloma Microbiota intestinale Pillola contraccettiva Spotting

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