Si tratta di una presa di posizione condivisibile? Non del tutto, per una serie di motivazioni legate alle modalità di trasmissione e alle caratteristiche cliniche della malattia.
Nella prima parte di questa intervista, la professoressa Graziottin illustra:
- come il tumore del collo dell’utero possa essere provocato dal Papillomavirus contratto durante i rapporti non protetti;
- quali sono i ceppi oncogeni del virus e in che misura percentuale colpiscono la donna;
- perché la mucosa del collo dell’utero è la più sensibile all’azione aggressiva del virus;
- come il Papillomavirus possa attaccare anche la vagina, i genitali esterni, l’ano e la bocca;
- le due strategie di prevenzione oggi praticabili: uso costante del profilattico, sin dall’inizio del rapporto e in ogni tipo di rapporto; vaccinazione contro il Papillomavirus;
- i due tipi di vaccino e le loro differenze in termini di protezione;
- sino a che età il vaccino è dimostratamente efficace;
- le politiche economiche attive in Italia a sostegno della vaccinazione.
Per gentile concessione di Radio Manà Manà
- La serie completa
- Tumore del collo dell'utero: strategie di screening - Parte 1
- Tumore del collo dell'utero: strategie di screening – Parte 2
- Tumore del collo dell'utero: strategie di screening – Parte 3
Parole chiave:
Cancro del collo dell'utero
Papillomavirus
Screening di popolazione
Vaccino anti HPV