Menopausa e cervello 7 - Crisi di ansia: fattori scatenanti e contromisure

Oltre alla depressione, di cui abbiamo parlato la scorsa puntata, dal dipartimento emotivo-affettivo del lobo limbico dipendono anche gli stati d’ansia: una situazione di cui le donne, soprattutto se già tendenzialmente ansiose nel corso della vita fertile, possono notare un netto peggioramento in peri- e post-menopausa.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- la differenza fra ansia di tratto, che dipende principalmente da fattori genetici ed esempi familiari, e ansia di stato, che viene scatenata da specifiche situazioni e che, in misura più o meno intensa, tutti possiamo sperimentare;
- perché nelle donne ansiose di tratto, ossia per carattere, le crisi di apprensione raggiungono solitamente il loro apice alla pubertà e alla menopausa, talora fino all’attacco di panico;
- i problemi cardiocircolatori, respiratori e intestinali che l’ansia incontrollata può provocare;
- le due principali contromisure: stili di vita sani, e una terapia ormonale contraccettiva per calmare le fluttuazioni estrogeniche tipiche del climaterio (prima di passare alla vera e propria TOS);
- perché, in particolare, il movimento fisico quotidiano è l’ansiolitico più potente e, al contrario, la sedentarietà esacerba l’ansia così come, in generale, tutte le emozioni negative;
- le quattro principali emozioni di comando che regolano la nostra vita istintuale, e i movimenti che le esprimono;
- come il supporto farmacologico e la psicoterapia siano indicati solo quando le cure ormonali e il riassetto degli stili di vita non sono sufficienti a restituire alla donna autocontrollo e serenità.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone