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Cerotto contraccettivo e peso corporeo: un'alleanza positiva

Cerotto contraccettivo e peso corporeo: un'alleanza positiva

21/12/2008

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

A cura di: Roberta Lupi e Valeria Colangelo (Radio Radio)

Sintesi dell'intervista e punti chiave

Il cerotto contraccettivo non provoca alcun significativo aumento di peso e non modifica la composizione della massa corporea. La notizia proviene da un’autorevole ricerca italiana condotta per sei mesi, in 24 centri di Ginecologia, su 182 donne dai 18 ai 45 anni. La scoperta è destinata a tranquillizzare tutte le giovani e meno giovani attente non solo alla prevenzione dei concepimenti indesiderati, ma anche al mantenimento di una forma fisica ottimale: il timore di prendere chili è infatti la causa principale di abbandono della contraccezione ormonale, e del passaggio a metodi anticoncezionali decisamente meno sicuri. Studi recenti indicano infatti come il 40% delle donne europee interrompano l’assunzione della pillola o del cerotto proprio per la paura di ingrassare, percentuale che sale al 60% negli Stati Uniti e al 75% nel Regno Unito, dove pure il numero di donne sovrappeso o francamente obese è decisamente elevato: una dimostrazione indiretta di come sia facile fare di un farmaco il capro espiatorio di un problema che ha invece le proprie radici in stili di vita poco sani, soprattutto in ambito alimentare.
Quali sono, in dettaglio, i risultati della ricerca che ha “scagionato” il cerotto contraccettivo? Quale metodo di indagine è stato seguito? Esistono controindicazioni all’uso del cerotto?
In questa intervista illustriamo:
- come i medici considerino “significativo” un aumento medio di 2-2.5 chilogrammi durante il ciclo mestruale, mentre per la donna sia accettabile solo la variazione di circa mezzo chilo legata alla maggiore ritenzione idrica dovuta alle fluttuazioni ormonali;
- come la ricerca abbia quindi cercato di verificare, a differenza degli studi precedenti, se gli effetti del cerotto fossero o meno compatibili con l’incremento massimo di peso considerato tollerabile dalle donne;
- l’indicazione principale scaturita dallo studio: l’uso del cerotto contraccettivo non determina alcun aumento di peso clinicamente significativo e l’aumento medio di 640 grammi è in massima parte dovuto proprio all’accumulo di liquidi osservabile durante il ciclo;
- il metodo utilizzato: la bioimpedenziometria vettoriale, una tecnica semplice e non invasiva, messa a punto per il monitoraggio dei pazienti nefropatici, e che consente di registrare anche la composizione della massa corporea, ossia le percentuali di peso dovute rispettivamente ai liquidi, alla massa magra e all’adipe;
- le evidenze degli studi che confrontano gli effetti dei contraccettivi ormonali con quelli del placebo: anche le donne che non usano la pillola o il cerotto possano aumentare di peso nel corso del tempo, a causa dello stress e di stili di vita inappropriati;
- la conseguente necessità di seguire un’alimentazione sana e fare ogni giorno un po’ di movimento fisico, senza scaricare sul contraccettivo la responsabilità del peso superfluo;
- come le controindicazioni del cerotto siano sovrapponibili a quelle della pillola e dell’anello vaginale: pregresso tumore della mammella o dell’utero (se di tipo ormonodipendente); pregresse trombosi o flebiti; epatiti in corso;
- il messaggio positivo e “visibile” che il cerotto contraccettivo e il profilattico esprimono all’interno della relazione di coppia, in termini di condivisa assunzione di responsabilità contro i concepimenti indesiderati e la malattie sessualmente trasmesse.

Parole chiave:
Cerotto contraccettivo Peso corporeo

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